

Confcommercio, l'illegalità costa a imprese 39 miliardi l'anno
Un consumatore su 4 compra contraffatto, oltre il 70% online
"Nel 2024 l'illegalità è costata alle imprese del commercio e dei pubblici esercizi 39,2 miliardi di euro e ha messo a rischio 276mila posti di lavoro regolari, in leggera crescita rispetto all'anno precedente". Sono i dati emersi durante il convegno promosso da Confcommercio Marche e dalla Guardia di Finanza delle Marche, dal titolo "Le nuove dinamiche di mercato nella lotta alla contraffazione e nella tutela del Made in Italy", tenutosi questa mattina ad Ancona nel Salone d'onore del Comando Regionale Guardia di Finanza Marche. "La contraffazione, nel 2024, ha causato un danno economico di 5,1 miliardi di euro alle imprese italiane - ha dichiarato Marco Barbieri, segretario generale Confcommercio Imprese per l'Italia-. Oltre sei aziende su dieci si dichiarano colpite da pratiche illecite come l'abusivismo e la vendita di prodotti falsi, fenomeni che danneggiano l'economia legale e compromettono il decoro urbano. Per questo riteniamo necessario un rafforzamento dei controlli da parte delle autorità locali, a tutela della legalità e della concorrenza leale. Alle imprese che investono in sicurezza chiediamo che siano riconosciuti incentivi adeguati, per sostenere costi sempre più alti a beneficio dell'intera collettività". Secondo l'indagine Confcommercio, realizzata in collaborazione con Format Research, su "illegalità, contraffazione e abusivismo", oltre sei imprese su dieci si ritengono penalizzate dall'abusivismo e dalla contraffazione, nel centro Italia, il 63,2%, dato leggermente superiore a quello nazionale. Nel dettaglio: "l'abusivismo commerciale costa 10,3 miliardi di euro, l'abusivismo nella ristorazione pesa per 7,4 miliardi, la contraffazione per 5,1 miliardi, il taccheggio per 5,4 miliardi. (dati Ufficio Studi Confcommercio). Concorrenza sleale (per il 59,9%) e riduzione dei ricavi (per il 29,1%) sono gli effetti più pesanti. Un consumatore su quattro (il 24,2%) ha acquistato un prodotto contraffatto o un servizio illegale nel 2023. Di questi, la maggior parte (il 70,6%) ha utilizzato il canale online e circa la metà (il 45,6%) ha effettuato acquisti esclusivamente online. La maggior parte dell'intrattenimento (86,4% della musica, film, abbonamenti tv, etc.), dei prodotti di elettronica (65,9%), dei profumi e cosmetici (59,5%) e dei parafarmaci (58,6%) passa dagli acquisti online. L'acquisto di prodotti o servizi illegali è soprattutto collegato a ragioni economiche".
O.Olivares--ECdLR