

Nuovo stop alla produzione per Cassino Plant Stellantis
Al via gli esodi incentivati, 60 lasciano subito
I lavoratori dello stabilimento Stellantis Cassino Plant, fermi dal 28 giugno scorso, non torneranno in fabbrica lunedì 7 luglio. L'azienda ha annunciato oggi la proroga del fermato produttivo fino a venerdi 11 luglio compreso. Resteranno fermi i reparti Montaggio, Lastratura, Verniciatura e collegati. Le linee produttive di Piedimonte San Germano hanno lavorato appena 61 giorni dall'inizio del 2025 su un totale di 116 giornate lavorative potenziali, con oltre 50 giornate di fermo e quasi tutte dovute alla stessa causa: l'assenza di ordini per le Alfa Romeo Giulia e Stelvio e per la Maserati Grecale prodotte in provincia di Frosinone. I nuovi modelli, praticamente già pronti, sono stati stoppati per riprogettare la motorizzazione e passare dal full electric ad una propulsione ibrida. Nel frattempo sono cominciati li esodi incentivati, concordati l'11 giugno da azienda e sindacati: gli esuberi a Cassino sono 600, le uscite concordate sotto incentivo saranno 250. Nel primo giorno utile sono stati 60 i lavoratori che hanno accettato l'incentivo ed hanno lasciato lo stabilimento. Stellantis sta offrendo 33 mensilità più 30mila euro al personale con almeno 55 anni di età. Le mensilità scendono a 30 per la fascia 50-54 anni; scendono a 24 mesi per la fascia 45-49 anni: ed a 18 stipendi per chi ha tra i 40 ed i 44 anni: per loro il bonus scende da 30mila a 20mila euro. Per i più giovani, cioè nella fascia 35-39 anni, le mensilità offerte sono 12 più i 20mila euro. In quattro anni Cassino Plant ha ridotto il suo organico di circa 2.200 unità.
G.Guzmán--ECdLR