

Tronchetti, 'il futuro lo costruiamo noi umani non l'IA'
I dazi? "L'Europa tratti fino ad arrivare a un accordo"
Le aziende "devono innovare. L'Italia è un Paese creativo e si deve avere la capacità di costruire il futuro usando bene le tecnologie e le intelligenze delle persone. Gli italiani hanno delle capacità straordinarie, bisogna metterli di fronte a delle sfide, sennò si annoiano e bisogna trovare un modo perché i giovani entrino nel circuito del lavoro in modo costruttivo, cioè vedendo delle opportunità, superando i blocchi che in Italia ci sono". Lo dice Marco Tronchetti Provera, protagonista, con il giornalista Antonello Piroso e lo scrittore Tommaso Pincio, al Libro Possibile, il festival sostenuto da Pirelli in corso a Polignano a Mare, di un incontro su Turning Points, il report annuale 2024 che unisce alla parte sui 'numeri, uno sguardo al mondo in continuo cambiamento attraverso cinque parole chiave: post, orologio, alberi, meditazione, tatuaggio. "Fra le trasformazioni di oggi, c'è la crescita dell'intelligenza artificiale che nella vita di tutti può essere un grande vantaggio - osserva Tronchetti Provera -. In medicina può far succedere cose meravigliose, ma è una tecnologia che può essere utilizzata in modo negativo. Nelle aziende è un acceleratore di novità. Quello che è fondamentale è che si formino giovani per renderli in grado di usare bene l'intelligenza artificiale. Bisogna che ci sia una base di cultura, di formazione, perché l'IA non ci insegna niente, raccoglie quello che noi abbiamo fatto e detto fino all'istante prima. La proiezione sul futuro la facciamo noi umani, giusta o sbagliata che sia e se ci affidiamo solo all'intelligenza artificiale non avremo certamente un mondo migliore". Il vicepresidente esecutivo di Pirelli affronta anche temi come la guerra in Ucraina e i dazi. "Se volessimo far finire la guerra in Ucraina, il mondo occidentale potrebbe riunirsi e decidere che la guerra finisca, la storia è fatta di trattati di pace. La responsabilità dell'occidente è creare tavoli di pace e sia con le armi del commercio che della finanza si potrebbero portare sia l'Ucraina che la Russia al tavolo, ma bisogna volerlo" osserva. Rispetto alle tariffe, Tronchetti Provera è convinto che trattare con Trump voglia dire "avere capacità di negoziazione, l'Europa è un grande mercato, ma è difficile trovare un punto di incontro tra i vari Paesi. Bisogna sedersi al tavolo e continuare a trattare finché non c'è l'accordo, lo si deve trovare".
F.Fuentes--ECdLR