

I cambiamenti geopolitici nel Mediterraneo allargato
Conferenza di Prospettive Mediterranee
Prospettive Mediterranee, con il Parlamento europeo in Italia, la Rete Italiana per il Dialogo Euro-Mediterraneo (RIDE, Capofila della Fondazione Anna Lindh in Italia), ed EGIC, ha organizzato oggi a Roma una conferenza internazionale incentrata sui cambiamenti geopolitici nel Mediterraneo allargato, influenzati da conflitti in Medio Oriente, l'ascesa dei BRICS e le trasformazioni energetiche ed economiche globali. L'evento ha visto la partecipazione di figure di spicco come Luigi Di Maio, rappresentante speciale dell'Unione Europea per il Golfo Persico, che ha sottolineato l'importanza della diplomazia economica e del dialogo multilaterale. Di Maio ha anche lanciato un monito agli europei: "La grande sfida è costruire una equazione di sicurezza che consenta a noi di essere in sicurezza e l'obiettivo è la soluzione dei due Stati". La discussione - con Piero Fassino, Vicepresidente Commissione Difesa della Camera; Lucio Malan, capogruppo al Senato di Fratelli d'Italia; Renato Loiero, consigliere per le politiche di bilancio del Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni; e Georgios Mitrakos, Direttore Generale del Centro Internazionale di Studi sul Mar Nero (ICBSS), organismo di ricerca della Organizzazione per la Cooperazione Economica del Mar Nero (BSEC), moderati da Metis Di Meo, autrice RAI - ha evidenziato il crescente ruolo delle monarchie del Golfo, la rilevanza geostrategica del Mar Nero e l'impatto dell'espansione dei BRICS sulla sicurezza europea. Carlo Corazza, Direttore del Parlamento europeo in Italia ha sottolineato il valori di libertà e democrazia che contraddistinguono l'Unione Europea in un contesto internazionale così frastagliato e conflittuale. Enrico Molinaro, promotore coordinatore scientifico dell'evento, ha evidenziato la competizione tra l'approccio vestfaliano (confini statali come limiti preferiti per l'identità collettiva) e la prospettiva glocalista (reti transnazionali e soft power) nell'ordine internazionale. La conferenza ha ribadito l'urgenza per l'Italia e l'UE di adottare strategie flessibili per salvaguardare la propria autonomia in un contesto internazionale instabile. Infine, è stata confermata la centralità del Mediterraneo allargato come crocevia della competizione globale, con la geopolitica della sostenibilità indicata come leva strategica per un'influenza stabile e inclusiva.
R.Ortiz--ECdLR