El Comercio De La República - Dancing Days, Ultra Ref porta a Roma la danza dal mondo

Lima -
Dancing Days, Ultra Ref porta a Roma la danza dal mondo
Dancing Days, Ultra Ref porta a Roma la danza dal mondo

Dancing Days, Ultra Ref porta a Roma la danza dal mondo

Dal 16 al 19 ottobre la rassegna su nuovi linguaggi coreografici

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I nuovi linguaggi coreografici italiani e internazionali, cinque giorni per vedere in scena a Roma alcune tra le proposte più interessanti del panorama contemporanea. E' Dancing Days, la rassegna curata da Francesca Manica che Ultra Ref propone dal 15 al 19 ottobre al Mattatoio, dedicata alle identità di una nuova generazione di coreografi e danzatori, costruito in network con la rete europea Aerowaves e con DNAppunti Coreografici, il progetto a sostegno delle coreografe e dei coreografi under35, promosso e supportato dall'omonima rete, di cui Romaeuropa presenta nell' ultimo girono i lavori finalisti. L' apertura vedrà protagonista il coreografo di origini iraniane ma di base a Berlino Armin Hokmi con la prima nazionale di Shiraz. Ispirato allo Shiraz Arts Festival (1967-1977), il leggendario appuntamento internazionale che trasformò l'Iran in un crocevia di sperimentazione artistica e dialogo tra culture, con sette danzatori sul palco lo spettacolo ne raccoglie e rielabora lo spirito radicale e visionario. Nella stessa serata la prima nazionale di Mercedes máis eu, opera tra danza e musica, nata dalla collaborazione tra la danzatrice e attrice Janet Novás e la stella della musica tradizionale galiziana Mercedes Peón. La coreografa greca Ermira Goro, presenta Sirens, (17 ottobre) performance in prima nazionale con le danzatrici Chara Kotsali e Adonis Vais e le musiche originali di Jeph Vanger. Francesca Santamaria, in Good Vibes Only (the great effort) (17 ottobre) esplora il flusso di informazioni che attraversa il corpo umano nel conflitto tra l'aspetto viscerale e quello virtuale. Il 18 ottobre due nuove prime nazionali con gli artisti Aristide Rontini coreografo, performer e community dance artist che in Lampyris Noctiluca, nel confronto con l'eredità di Pier Paolo Pasolini che si manifesta nel corpo, e Vittorio Pagani che traendo ispirazione da 8½ di Federico Fellini e dagli studi di Kenneth Anger e Richard Dyer, in Superstella fonde danza, proiezioni video e testi per esplorare le implicazioni filosofiche ed etiche della creazione nella danza contemporanea. La chiusura, il 19 ottobre, con Fuck Me Blind, di Matteo Sedda coreografo, danzatore e attivista di origine sarda, Ispirato a Blue, l'ultimo film autobiografico di Derek Jarman.

G.Galindo--ECdLR