

Pomigliano Jazz, dal 10 luglio ad Avella, Cimitile e sul Vesuvio
Gli artisti della 30ma edizione. A settembre a Pomigliano d'Arco
Pomigliano Jazz compie 30 anni. Il festival ideato e diretto da Onofrio Piccolo celebra il suo trentennale con un programma che, nella sua classica versione itinerante, unisce musica e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale della Campania. Dal 10 luglio fino al mese di settembre, nelle varie tappe di Pomigliano Jazz in Campania si alterneranno artisti italiani e internazionali, provenienti da Stati Uniti, Cuba, Argentina, Inghilterra, Spagna, Polonia, Mali. Un viaggio tra musiche e tradizioni differenti diviso in tre parti che coinvolgerà siti archeologici, aree naturalistiche e si concluderà a settembre a Pomigliano d'Arco, la città che ha dato i natali al festival nel 1996. Dall'Anfiteatro romano di Avella alle Basiliche Paleocristiane di Cimitile, passando per l'area del Parco Nazionale del Vesuvio fino alla Stazione della Circumvesuviana di Pomigliano. Promossa e finanziata dalla Regione Campania attraverso Scabec - con Fondi di Coesione Italia 21-27, nell'ambito delle azioni di valorizzazione del patrimonio culturale e creativo territoriale - sostenuta dal Ministero della Cultura e dall'Ente Parco Nazionale del Vesuvio, la XXX edizione del festival è organizzata dalla Fondazione Pomigliano Jazz in partenariato con i Comuni di Pomigliano d'Arco, Avella e Cimitile, EAV e Instituto Cervantes di Napoli. Tra gli ospiti attesi quest'anno, il pianista e compositore cubano Gonzalo Rubalcaba con un progetto inedito dedicato a Pino Daniele, condiviso con Daniele Sepe, Maria Pia De Vito, Aldo Vigorito, Claudio Romano, Giovanni Francesca e Giovanni Imparato (10 luglio), il chitarrista statunitense Al Di Meola in una esibizione al tramonto sul cratere del Vesuvio (26 luglio), il sassofonista statunitense Joe Lovano insieme col Marcin Wasilewski Trio (19 luglio), la nuova star del jazz anglosassone Nubya Garcia (20 luglio), l'incontro tra Gianluca Petrella, Pasquale Mirra e il polistrumentista maliano Kalifa Kone (27 luglio), il dialogo tra Javier Girotto e Francesco Nastro (2 agosto). E ancora, il pianista irpino di origini argentine Luis De Gennaro, il sassofonista Luigi Di Nunzio, il dj e producer Marco De Falco. A settembre poi, per la seconda parte, la stazione EAV di Pomigliano D'Arco diventerà uno spazio dedicato alla musica e alla creatività con concerti, dj set, mostre, incontri e performance artistiche. Tra gli ospiti di questa tranche: il pianista Enrico Pieranunzi, il producer e beatmaker britannico Adrian Sherwood, il chitarrista spagnolo Juan Gómez 'Chicuelo', il sassofonista partenopeo Marco Zurzolo, Davide Dileo in arte Boosta, tastierista e co-fondatore dei Subsonica. Nel programma a settembre anche l'Orchestra del Ritmo e dell'Improvvisazione, ensemble di circa 100 studenti campani dagli 8 ai 18 anni nato dal progetto Young Jazz Lab, promosso dalla Fondazione Pomigliano Jazz e finanziato dall'assessorato alla Scuola della Regione con fondi del PR Campania FSE+ 21-27. I concerti di Pomigliano Jazz sono anche l'occasione per scoprire itinerari turistici e i luoghi che li ospitano. La musica che rispetta l'ambiente, sottolineano i promotori, senza rinunciare all'energia delle note: Green Jazz è la filosofia adottata dal festival che, grazie alla sua formula itinerante, affianca i concerti a "Roots, territori da scoprire", ovvero percorsi naturalistici, enogastronomici e culturali che valorizzano le risorse meno conosciute. Ad inaugurare la manifestazione sarà Gonzalo Rubalcaba, pluripremiato musicista cubano che torna al festival per presentare in anteprima il suo nuovo lavoro discografico, Gonzalo Rubalcaba for Pino.
C.Campos--ECdLR